Una moglie preoccupata: “dovresti smettere di fumare”

Smettere di fumare

Se ami qualcuno, se ne hai cura, se hai il coraggio di ammettere che c’è qualcosa che non va, puoi aiutarlo a guarire – se il medico a cui ti affidi, cerca il perché del tuo malessere oltre che tamponarlo, sei nelle mani giuste.

Sono la moglie di Palli, cosi ci chiamiamo affettuosamente. Io guardavo mio marito, ma non volevo vedere. Ho voluto che mio marito si facesse curare.

Estate 2018 – “certo che questo caldo ti ammazza!” Palli non decide di smettere di fumare.

Palli torna a casa ogni sera più stanco, occhi gonfi, quell’aspetto “bollito” che lo fa crollare sulla sdraio in giardino ed addormentarsi a qualunque ora.

Lo guardo ogni giorno, ma, probabilmente, non voglio vedere.

È vero che ormai abbiamo passato da poco i 50 e, dopo tanti anni, lavorare diventa sempre meno divertente e sempre più stancante. È vero anche che il caldo di quest’estate, non lascia tregua a nessuno.

Meno male che manca poco alle ferie, così possiamo riposare e, magari, andare a camminare ogni tanto. Tra una scusa e l’altra, movimento zero. Certo, con la vita che conduce, non lo posso scocciare  ripetendogli continuamente che il movimento fa bene.

“Dovresti smettere di fumare!” un altro ritornello che quest’estate mi trovo a ripetere in continuazione. Aria condizionata, aria stagnante per il caldo alla quale si sommano quelle sigarette.

Certo, ha ridotto tanto il numero di sigarette giornaliere, ora sono solo 10-11, ma ormai lo sanno tutti quanto fa male e io ho smesso da circa 2 anni (ancora mi manca il fumo).
Finalmente siamo in vacanza: “Ha una faccia proprio stanca – dice la sorella – ma da quanto non misuri la pressione? Ho la macchinetta – dai provala! Non rompere! hai n’età … Non rompere! E dai che problema c’è?” 125-175!

Anche se è agosto, il mese delle ferie, un cardiogramma va fatto immediatamente. Ti fidi del medico e del suo responso: niente di anormale. Nonostante l’esito negativo dell’esame, il medico di base prescrivere una blanda dose di medicinale per abbassare i valori che restano sempre alti soprattutto la mattina. Io lo guardo e ora vedo. Gli amici, che non sono certo medici, lo rassicurano e gli danno il benvenuto nel club dei cinquantenni con le pastiglie per la pressione.

Ma io non mollo: non mi piace pensare che sia l’età e non voglio che lui faccia finta di niente, quindi mi metto alla ricerca del medico giusto.

Settembre: da chi andiamo? Non conosco nessuno, perchè noi non siamo malati! Mi hanno parlato di un dottore che ha una capacità rara tra i medici: sa ascoltare il paziente. Inoltre, questo dottore, effettua verifiche approfondite e, soprattutto, non si ferma al primo sintomo, ma vuole delineare un quadro generale. Non un semplice cardiologo, bensì un clinico.
Siamo fortunati, ha lo studio vicino casa nostra.

Voglio che guarisca e so che gli uomini sono un po’ “fifoni”, ma, soprattutto, cercano di sminuire o di trovare una soluzione immediata.

Il Dott. Massimo Romano mi piace: diretto, serio, senza tanti fronzoli.

Ascolta: “Raccontami i tuoi sintomi“. Visita: non gli piace molto il suono che sente. Vuole andare a fondo al problema e capire la situazione.
Per le sigarette non si pronuncia: sarebbe rimarcare l’ovvio. Il fumo sta facendo la fortuna dei cardiologi e di tutti coloro che si occupano di problemi legati al sistema cardio-respiratorio. Neanche sullo stile di vita che conduce mio marito si pronuncia, si limita ad affermare che lui sa come dovrebbe vivere.

Nel giro di due settimane ha il quadro completo e ha conquistato la nostra totale fiducia e a Palli vengono messi due stent e decide di smettere di fumare.

Le medicine non sono la soluzione, ci aiutano a ridurre l’impatto di qualcosa che non va, ma la determinazione a capire perché il tuo corpo non funziona più come prima, dovrebbe essere il vero obiettivo di un medico che vuole farti guarire.
L’ossigeno che ora circola molto meglio, ha fatto ringiovanire Palli di almeno 5 anni. Smettere di fumare non è stato impossibile. Infatti, non fuma più dal giorno del ricovero.

Le visite con il cardiologo, sono diventate un incontro di confronto, ma soprattutto di ascolto.

Una moglie innamorata

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