Salute psicologica del paziente: importanza dell’empatia nella riabilitazione cardiologica

salute psicologica del paziente
Nell’ambito della medicina tradizionale, troppo spesso si sottovaluta l’impatto della salute psicologica del paziente, in favore delle sole “cure mediche”. O meglio, anche se il concetto di benessere è preso in considerazione, il più delle volte si assiste ad una carente organizzazione operativa e presa in carico globale del paziente, soprattutto dal punto di vista psicologico.

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Come affermato dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’intento della riabilitazione cardiologica è quello di “promuovere un percorso continuo e costante, che sia in grado di apportare non soltanto benefici sul piano fisico, ma anche psicologico e sociale”.

Nell’ottica della salute psicologica del paziente, come psicologa e specialista in Psicologia della Salute, ho avuto la grande opportunità di collaborare per più di cinque anni con il Dottor Massimo Romano.

All’interno di una equipe multidisciplinare di eccellenza, grazie alla sinergia ed integrazione delle differenti competenze, siamo riusciti a realizzare ciò che maggiormente ci stava a cuore: restituire un stato di benessere globale ai nostri pazienti.

Dal punto di vista psicologico, lo strumento elettivo che ci ha consentito di raggiungere tale obiettivo, è stato innanzitutto lo sviluppo di un rapporto empatico con il paziente.

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Ma che cos’è l’empatia e perché assume un ruolo rilevante soprattutto per la salute psicologica del paziente nella condizione di cura?

La parola deriva dal greco ed è composta da en-, “dentro”, e pathos, “sofferenza o sentimento”. Veniva usata per indicare il rapporto emozionale di partecipazione che nella tragedia greca, legava l’autore-cantore, al suo pubblico.

Per “empatia” si intende quindi la capacità di una persona di entrare in connessione con lo stato d’animo e la situazione emotiva di un altro individuo.

L’empatia, dunque, è principalmente un processo interattivo e relazionale di risonanza emotiva e come tale, è una delle principali porte d’accesso agli stati d’animo e in generale, al mondo dell’altro.

La psicologia ci insegna quanto sia importante, poter instaurare un rapporto di ascolto profondo e comprensione, specialmente in caso di sofferenza o disagio.

In particolar modo, in seguito all’insorgenza di patologie cardiovascolari o dopo interventi di cardiochirurgia, spesso si manifestano nei pazienti forme ansiogene o depressive.

Dal punto di vista psicologico, la finalità principale di un processo riabilitativo è pertanto quella di attivare risorse adeguate (emotive, mentali e comportamentali), tali da restituire al paziente un senso di sicurezza e di autonomia. Queste risorse possono supportarlo pienamente nelle fasi di recupero del proprio benessere psico-fisico.
Per tale motivo, anche all’interno di un percorso di riabilitazione cardiologica, è necessario in primis, poter utilizzare un approccio empatico. Successivamente si può sviluppiare un rapporto di fiducia e affidamento, tra il paziente e gli operatori che a vario titolo si occupano della sua salute.

Dott.ssa Lucilla Croce
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