Rischio cardiovascolare: i danni del fumo
Il fumo è solo uno dei fattori di rischio cardiovascolare nell’uomo, ma è uno dei più insidiosi perché può colpire anche i giovani determinando sempre un danno a breve o lungo termine.
I danni provocati dal fumo sono noti, come è diffusa la consapevolezza che è un’abitudine che aumenta notevolmente il rischio cardiovascolare. Infatti sono molteplici i meccanismi tossici causati dal fumare che possono anche causare episodi importanti.
Che cos’ è un’ischemia?
L’ischemia si verifica quando a un tessuto non arriva più il sangue sufficiente a nutrirlo per un breve periodo, al ripristino del flusso il tessuto continuerà a funzionare bene come prima. Quindi, è un danno transitorio.
Che cos’è un infarto?
Un infarto si determina quando un tessuto muore perché per un lungo periodo il sangue non è ha raggiunto il tessuto . Non esiste solo l’infarto del cuore, anche se è il più famoso, ma può interessare un qualunque organo, cervello, intestino, ecc… Quindi, è un danno definitivo.
Che cosa significa Angina?
Un fortissimo dolore. La forma di angina più nota, perché avvertita in prossimità di un infarto, è l’angina pectoris. Tuttavia, esiste anche l’angina abdominis, cioè quella che si determina in paziente con una ostruzione delle arterie intestinali e si manifesta con la comparsa di dolore durante la digestione.
Perché il fumo di sigaretta fa male?
Il fumo di sigaretta fa male, perchè aumenta il rischio cardiovascolare, quindi espone il soggetto a una fragilità fisica che può determinare l’insorgere di patologie anche gravi. I danni del fumo possono essere a breve termine e a lungo termine.
Danni del fumo a lungo termine.
Una delle conseguenze più gravi del fumura è il danneggiamento del polmone con progressiva riduzione della capacità di scambiare ossigeno con anidride carbonica.
Quando il polmone perde questa funzione il midollo osseo, per cercare di trasportare un quantitativo sufficiente di ossigeno, aumenta il numero di globuli rossi nel sangue e pertanto il sangue diventa più denso e forma trombi con più facilità.
Inoltre, accresce la capacità di depositarsi del colesterolo nelle arterie e di formare placche di grasso, “arteriosclerosi“, questo nel tempo può determinare un Infarto del miocardio o un ictus cerebrale.
Danni del fumo a breve termine
Nel nostro sangue esiste un equilibrio tra fattori che devono bloccare una eventuale uscita di sangue e fattori che devono impedire una coagulazione inappropriata. Questo equilibrio aiuta a contenere il rischio cardiovascolare.
Tuttavia, il fumo altera questa stabilità e la sposta verso una iperaggreagabiltà. Infatti aumenta la tendenza ad aggregare delle piastrine e dei globuli rossi e quindi aumenta la tendenza a formare un trombo.
Inoltre, il fumo ha una capacità vasocostrittiva, cioè tende a favorire un restringimento delle arterie. Si può arrivare addirittura a determinare un vasospasmo cioè una chiusura funzionale con conseguente ischemia periferica (avete mai visto uno o più dita di un fumatore che diventano bianche per qualche minuto?)
Questo complesso di fattori possono far aumentare in maniera importante il rischio cardiovascolare.
Il medico sarà costretto ad attuare una serie di terapie farmacologiche preventive:
- l’aspirina, per prevenire i trombi;
- le statine per impedire il formarsi di placche ateromasiche;
- farmaci che agiscono sul sistema broncopolmonare.
Il fumo è solo uno dei fattori di rischio nell’uomo ma è uno dei più insidiosi perché può colpire anche i giovani determinando sempre un danno a breve o lungo termine.
Questi sono alcuni dei danni causati dal fumo ( leggi la testimonianza di “una moglie innamorata”).
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