Patologia cardiocircolatoria
Sono Romano, ho 63 anni e da 11 anni convivo con la mia patologia cardiocircolatoria.
Nei primi giorni del febbraio 2009, ho iniziato ad avvertire forti dolori al petto , quindi mi sono recato dal medico di base, che, nonostante sospettasse che avessi un’ernia iatale, mi ha consigliato di sottopormi ad una scintigrafia cardiaca.
Dopo aver visto i risultati dell’esame, che evidenziava la presenza di riduzione coronarica, mi è stato suggerito di rivolgermi ad un bravo cardiologo.
Un carissimo amico che aveva anche lui una patologia cardiocircolatoria mi ha invitato a contattare il dott. Massimo Romano. Così, ho preso appuntamento e pochi giorni dopo, mi ha visitato.
Il dottore, dopo avermi ascoltato e avermi sottoposto a un’accurata visita, mi ha rassicurato e tranquillizzato, mettendomi subito a mio agio. Il dottore, con molto tatto e sensibilità, mi ha ripetuto che la mia patologia non era grave, tuttavia satrebbe stato necessario interventervenire tempestivamente. Dopo l’intervento ho scoperto che prima dell’ angioplastica, la mia aspettativa di vita era ridotta solo pochi giorni di vita.
Quindi l’attenzione, la professionalità e l’umanità di Massimo mi hanno salvato la vita.
L’intervento di angioplastica Coronarica– PTCA è avvenuto nel 2009 presso l’Ospedale San Pietro F.B.F con la supervisione del dott. Romano.
Nel corso degli anni successivi, nonostante l’intervento fosse riuscito molto bene, sono stato sottoposto nuovamente a simili operazioni e ad altri accertamenti di vario genere a causa della mia patologia cardiocircolatoria. Infatti, affidandomi completamente alle cure del dott. Romano, effettuavo tutti i controlli che mi raccomandava.
I benefici dell’intervento sono stati immediati, tanto che, già pochi giorni dopo la prima operazione, ho iniziato nuovamente a lavorare ed avere una vita regolare, senza avere alcun problema.
Successivamente, e durante tutto questo periodo, si è instaurato un rapporto medico-paziente inaspettato e meraviglioso.
Grazie all’alta professionalità di Massimo, ho affrontato la malattia senza deprimermi, senza mai perdere di vista il problema, ma vivendo serenamente la quotidianità.
Il più grande insegnamento che il dottore mi ha trasmesso e che mi permette di sentirmi sano ogni giorno, è quello di ascoltare sempre il proprio cuore, non sforzandolo più del dovuto, consapevole che, oltrepassando tali limiti potrei correre seri rischi.
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