La fibrillazione atriale e i molti interventi
Mi chiamo Laura sono la figlia di Silvana una signora tra le prime pazienti del Dott Massimo.
Sono orgogliosa di raccontarvi la storia della mia amatissima mamma, con un problema di fibrillazione atriale, e il suo dottore. Il loro rapporto è andato oltre la medicina e la patologia.
Conoscemmo Massimo in qualità di sostituto del nostro medico generico, era da poco laureato.
Mia mamma soffriva di fibrillazione atriale e aveva già subito tre interventi a cuore aperto, l’ultimo fu fatto a Parigi perché a Roma il cardiochiurugo aveva dato una bassissima percentuale di sopravvivenza. Nonostante tutti gli interventi lei ancora non stava bene.
Massimo capì che la sostituzione della valvola mitrale, della valvola triscuspidale e della valvola aorta non erano state sufficienti.
Aveva bisogno di altre cure e del pace maker, poichè il suo cuore era debole e fibrillante. A caua di questa fibrillazione atriale la sua vita era in pericolo giorno dopo giorno.
Massimo si prese a “CUORE” il caso con determinazione e competenza. Mia mamma si affido’ a lui con fiducia e stima.
Da subito si instaurò tra loro un forte legame di dialogo oltre la patologia in quanto Massimo non è un semplice medico. Lui ha saputo ascoltare il cuore di mia madre e la sua grande voglia di vivere.
La forza, l’obbedienza e la voglia di vivere di mia mamma insieme alla competenza, alla disponibilità, alla dedizione e al saper ascoltare di Massimo mi hanno permesso di godere dell’ amore di mamma altri lunghi 15 anni.
Vi sembrerà strano, ma Massimo è riusciuto a tenere in vita il cuore di mia madre altri 15 anni, nonostante la fibrillazione atriale, mentre per tutti gli altri la sua aspettativa di vita era bassissima.
Per questo motivo ringrazierò Massimo per tutta la mia vita. Ho imparato che non bisogno solo curare i sintomi, ma per curare la malattia bigsogna curare la persona, ascoltandola a comprendendo le sue esigenze.
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