Empatia e taumaturgia, quale ruolo hanno nella medicina moderna?
Fin dall’antichità la magia legata alla figura dello sciamano prima, del cerusico poi e, infine, del medico aiutava l’essere umano a far fronte a paure e malattie.
Abbiamo testimonianze dell’evoluzione della scienza medica in molti libri e reperti storici, risalenti ai babilonesi, agli egizi fino alla prima scuola araba.
Al giorno d’oggi, la medicina moderna ha subito profondi cambiamenti.
Grazie alla metodologia scientifica e statistica, la terapia medico-chirurgica è più standardizzata portando ad un approccio meno soggettivo nel processo curativo.
Questo cambiamento ha comportato un innegabile vantaggio pratico, unificando l’approccio teorico a livello mondiale.
Tuttavia, il corpo umano possiede alcune proprietà autopolimerizzanti, che potrebbero essere favorite da terapie mediche e chirurgiche.
Inoltre, nel processo di guarigione, giocano un ruolo cruciale anche la predisposizione positiva a ricevere un trattamento unitamente ad un’efficace persuasione da parte del medico. Anche un chiarimento della strategia terapeutica, adattata al paziente come individuo contribuisce al percorso curativo.
In questi giorni, in un mondo dominato dalla statistica, dai numeri, dalle percentuali, quale ruolo resta al medico e al suo rapporto interpersonale con il paziente?
E il medico in quanto essere umano, piuttosto che il suo mero lavoro pratico, è in grado di generare una risposta immunologica utile al processo curativo?
Quanto è importante il benessere psicofisico nelle decisioni cliniche che il medico prende regolarmente?
Quindi, è più importante curare l’individuo o fare una diagnosi precisa e curare la malattia?
Le scuole di medicina dedicano abbastanza tempo all’insegnamento dell’importanza della relazione tra medico e paziente come singolarità?
Credo che l’ascolto e l’empatia abbiano un ruolo più importante oggi che mai. In effetti, è chiaro che la paura della scienza come insieme di nozioni e numeri incomprensibili generi preoccupazioni e spinga a forme alternative irrazionali di medicina.
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