Ascolto e ubbidienza
Mi chiamo Ferdinando Stirati, ho 78 anni e ho lavorato per quaranta anni come insegnante e per altri quattordici come preside. Grazie a Dio lavoro ancora, dirigo una rivista di didattica, scrivo, faccio conferenze.
Insomma una vecchiaia ancora fertile e ricca. Che c’entra il cardiologo con tutto questo?
C’entra. Massimo Romano l’ ho incontrato da ragazzo per colpa del latino e del greco che all’epoca gli interessavano molto meno del tennis in cui eccelleva e per il quale voleva abbandonare la scuola. La tenacia dei genitori e il mio modesto aiuto gli hanno fatto cambiare idea.
Il suo merito e’stato uno solo: ha ascoltato. In greco il verbo “ακούω” vuol dire ascoltare, ma esprime anche un valore secondario, ma non meno importante, ubbidire.
Ascolto e ubbidienza: sono due doti molto importanti.
Ha capito insomma che l’ascolto senza l’ubbidienza e’ sterile.
Ha studiato, si è laureato, specializzato, ha una splendida famiglia (mi ha affidato il figlio che studia latino e greco), gioca bene a tennis e a golf, ma è soprattutto un cardiologo capace e appassionato.
I suoi studi lo hanno qualificato professionalmente, ma dal punto di vista umano e’ la sua capacità di ascolto che lo contraddistingue.
Due anni fa ho avuto bisogno delle sue cure per un improvviso e serio problema che si era presentato.
Mi ha restituito il favore che gli avevo fatto quaranta anni prima, mi ha ascoltato e io ho ascoltato lui. Insomma ho ubbidìdito ai suoi consigli, alle sue terapie.
Medico e insegnante fanno lo stesso mestiere. Ascoltano e si fanno ubbidire.
Mi chiamo Laura sono la figlia di Silvana una signora tra le prime pazienti del Dott Massimo. Sono orgogliosa di raccontarvi la storia della mia amatissima mamma e il Dott Massimo perché va oltre la medicina e la patologia.Conoscemmo Massimo in qualità di sostituto del nostro medico generico era da poco laureato. Mia mamma aveva già subito 3 interventi a cuore aperto( il terzo intervento fu fatto a Parigi perché a Roma il cardiochiurugo aveva dato una bassissima percentuale di sopravvivenza) ma lei ancora non stava bene… Massimo capi che la sostituzione della valvola mitrale valvola triscuspidale e valvola aorta non era stata sufficiente. Aveva bisogno di altre cure e del pace maker poiche il suo cuore era debole e fibrillante. La sua vita era in pericolo giorno dopo giorno. Massimo si prese a “CUORE” il caso con determinazione e competenza. Mia mamma si affido’ a lui con fiducia e stima. Da subito si instauro’ tra loro un forte legame di dialogo oltre la patologia in quanto Massimo non è un semplice medico.. lui ha saputo ascoltare il cuore di mia madre e la sua grande voglia di vivere. La forza, l’obbedienza e la voglia di vivere di mia mamma insieme alla competenza disponibilità, dedizione e il saper ascoltare di massimo hanno fatto si che mi hanno permesso di godere dell’ amore di mamma altri lunghi 15 anni. Vi sembrerà strano ma Massimo è riisciuto a tenere in vita il cuore di mia madre altri 15 anni mentre per tutti gli altri… aveva poco tempo!!! Per questo ringrazierò Massimo per tutta la mia vita ho un’ immensa stima di lui come Uomo e come cardiologo. GRAZIE !!!!
Grazie Laura per la tua meravigliosa testimonianza, la pubblicheremo come articolo del blog